I bastoncelli, signori dell’oscurità e del movimento
I bastoncelli sono fotorecettori, cellule sensibili alla luce nella retina. Gli altri fotorecettori sono i coni. Ci sono da 120 a 150 milioni di bastoncelli e 5 – 7 milioni di coni.
Non solo i bastoncelli sono molti di più, sono anche venuti prima dei coni. Milioni di anni fa, le creature che vivevano nelle profondità dei mari avevano bisogno di un sistema visivo molto sensibile a livelli di luce molto bassi.
Si, ma cosa vedono?
I bastoncelli sono incapaci di visione nitida. Nelle zone più periferiche della retina, dove i coni sono totalmente assenti, il massimo del visus raggiungibile è di un decimo, come dire che di tutto un tabellone di prova si riconosce solo la prima lettera. Per giunta sono daltonici, vedono solo bianco grigio e nero. Vedono molto bene il movimento, anche se qualche volta confondono il movimento con variazioni di luce (particolarmente con la luce intermittente).
Ma di notte…
E’ proprio quando la luce è quasi assente che i bastoncelli sviluppano al massimo la loro sensibilità. Si dice che siano in grado di vedere la luce di un fiammifero a distanza di parecchi chilometri.
Anche se non distinguono i colori, sono tuttavia più sensibili alle lunghezze d’onda nella regione blu-verde, da 450 a 550 nm. Questo vuole dire che è probabile che un oggetto verde e fioco sia visto ugualmente luminoso quanto un brillante oggetto viola. Di notte, foglie “verdi” su un albero illuminato dal chiaro di luna sembrano essere di un più brillante grigio che foglie di color arancione.
E il rosso? Non lo vedono: appare nero. Proprio il contrario dei coni: di notte i carri dei pompieri per loro sono invisibili (Ok, hanno le luci accese e suonano la sirena!).
Questo i fotografi di una volta lo sapevano bene: la camera oscura in cui mio nonno fotografo sviluppava le foto era illuminata con luce rossa. I coni così ci vedevano, e i bastoncelli anche, perché non venivano inibiti dal rosso.
Già, perché qualsiasi altra luce inibisce i bastoncelli.
Vi siete mai alzati di notte per andare in bagno?
Se si, avrete notato di riuscire a vederci abbastanza, anche senza dovere accendere la luce. perché mentre dormivate i bastoncelli, grazie all’oscurità, si erano completamente attivati (ci vogliono 40-60 minuti).
Ma cosa succede se accendete la luce? Intanto avrete un momento di sgradevole abbagliamento, poi i coni si risveglieranno e ci vedrete più o meno come al solito.
E se poi rispegnete la luce? Buio pesto! Succede che i coni non funzioneranno più e i bastoncelli neppure. Avranno bisogno di almeno una quindicina di minuti di oscurità per cominciare a vedere qualcosina e altri 30 o 40 per raggiungere nuovamente la massima attivazione.
A noi educatori visivi l’oscurità piace un sacco.
D’estate durante le vacanze per gli occhi facciamo spesso passeggiate notturne. Mettiamo in atto dei trucchi per attivare i bastoncelli. Uno è quello di fare palming già in un luogo buio, mentre raccontiamo qualche storia. Quando si riaprono gli occhi si è piacevolmente sorpresi da quanto di più si percepisce.
Un altro trucco è quello di fermarsi in un luogo particolarmente buio e fare oscillazioni ampie.
Qui entra in gioco l’altro grande pregio dei bastoncelli: la loro sensibilità al movimento. Più c’è movimento, migliore è la loro percezione. Più lo sguardo è fisso, meno vedono. Dopo qualche oscillazione ampia, la percezione diventa più precisa, ci si “orienta” meglio rispetto all’ambiente.
Sono i bastoncelli che permettono agli animali di percepire attraverso il movimento le prede o i predatori. E anche noi umani abbiamo sviluppato bastoncelli e visione periferica per queste ragioni. E le abbiamo continuate ad usare per tutte quelle attività che coinvolgono il movimento, in cui dobbiamo giudicare velocità e distanze (guida, vari sport…). Al giorno d’oggi usiamo poco bastoncelli e visione periferica e carichiamo in modo eccessivo coni e visione centralizzata. Questa è una delle ragioni per cui si sviluppano così tanti problemi visivi.
Ma ci sono persone che al buio…
E cosa succede, a proposito, a quelle persone che, quando è buio cercano di “scrutare nella notte”, fissando lo sguardo? Succede che …. non funziona e non vedono un accidente! Questa è una trappola in cui cadono in molti, particolarmente i miopi. Una trappola che insegniamo ad evitare durante le passeggiate notturne delle vacanza per gli occhi.
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Salve, ho un nipote di 4 anni e 7 mesi affetto da ipovedenza. Praticamente anche da foto fobia. Ecco, qui non ho capito cosa centra la paura; ma lui quando c’è luce intensa non riesce a vedere però con degli occhiali avvolgenti e lenti a specchio si muove non dico bene ma quasi perché come capisco in base alle domande che facciamo fino a circa dieci metri vede. Poi la sera in assenza di sole e con luce artificiale si muove meglio anche senza occhiali. Ha fatto diversi controlli e luminari oculisti hanno detto che l’occhio è sano. Anche una TAC ha dato esito negativo e così che il nervo ottico non riscontra patologie. Desidero sapere se ad oggi ci sono terapie per aggiustare la vista considerato che fra un po deve iniziare a studiare. Un’altra cosa che devo dire è il fatto che quando guarda la TV o il telefonino deve farlo avvicinandosi allo schermo quasi a toccarlo. Sarei grato avere notizie in merito.
Strano che non abbiano potuto trovare una causa per la fotofobia. Gli occhiali sono da miopia? o solo contro la luce?. Mi insospettisce un po’ il fatto che si accenni a TV e telefonino. Come si comporta il bambino con giocattoli tradizionali? Corre, striscia, si arrampica? Gioca con palle, tricicli e altri giochi che coinvolgano il corpo? Gioca con altri bimbi? Queste cose sono importanti perché lo sviluppo della vista è indissolubilmente legato allo sviluppo generale in questa età.